Non si può parlare di street art e urban art senza fare riferimento a Bansky. L’artista writer di Bristol è considerato uno dei principali e più influenti esponenti del genere e a questo si unisce anche il mistero della sua identità, tuttora sconosciuta. Bansky unisce all’arte del graffito su stencil anche la contaminazione e collaborazione con artisti e musicisti. Le sue opere iniziano a formasi sulla scena underground di Bristol e spesso compaiono improvvisamente in pubblico su muri delle città portando alla luce temi attuali legati alla società civile, ma anche alla politica e all’attualità in genere. La sua arte è nota come guerrilla art e trova spazio nella dimensione urbana. L’ironia, la satira ma anche la capacità di essere tagliente fanno sì che le sue opere riescano a veicolare messaggi dall’alto contenuto civile. Fra le tematiche trattate nelle sue opere troviamo la guerra, l’inquinamento, il maltrattamento degli animali, la repressione poliziesca. L’abilità di Bansky sta nella sua grande capacità di manipolare i codici comunicativi della cultura di massa e in questo modo riesce a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi trattati. I critici spesso scrivono che gli stencil di Bansky sono permeati di un’estetica diretta e intellegibile, quasi fossero un manifesto pubblicitario dal forte contenuto sociale e civile.
Fra le sue opere più note troviamo la bambina che lascia andare il palloncino a forma di cuore, che è comparso nel 2002 sulla facciata di un negozio di Londra. Nel 2014, però, è stato staccato dal muro per essere messo all’asta e nel 2018 se lo è aggiudicato un anonimo compratore per telefono alla Contemporary Art Evening Sale per 1.042.000 sterline, ossia 1.180.000 euro. Rimane famoso anche un altro fatto collegato a quest’opera e alla sua aggiudicazione, ossia che subito dopo essere stata venduta una specie di trita documenti l’ha distrutta in gran parte.